Nobili decadute? scontro salvezza? partita di secondo piano? Non scherziamo! Or.Ma-Fulgor nonostante la classifica dica entrambe 1v-3p è un classico del CSI, un derby di provincia, una partita importante che evoca sempre bei ricordi e porta il pensiero alle prime sfide e ad una persona che ieri sicuramente ha fatto tifo per Masnago fino all'ultimo secondo.
LA PARTITA - Che non sia il momento di forma per entrambe le compagini lo si capisce dal risultato sotto i 60 punti e da un primo quarto concluso solo 7-12 per buone difese, forse, e per attacchi quanto meno appannati, certo!
Masnago lascia fermi ai box Vanetti e Marchetti, ma prova subito a scappare e si porta sul 5-0 contro una 2-3 sommesse piuttosto statica. Il contro-parzialino non si lascia attendere e la Fulgor piazza uno 0-12 che come detto è figlio più della confusione in fase offensiva che del lassismo difensivo da parte dell'Or.Ma.
Il secondo quarto inizia meglio, si vede un po' più di gioco e di corsa e arrivano i primi canestri pesanti della serata grazie ad un ispirato Bianchi, che, prendendo gli spazi che gli lasciano piazza i suoi classici tiri dal vertice dei 6.75. Somma fatica a trovare ritmo in attacco e ad innescare il lungo atipico Rigolio che tanto male ci fece nel match precedenti (solo 14 per lui, di cui 8 nell'ultima frazione).
SI ENTRA NEL TUNNEL - L'Inizio ripresa è più che mai doloroso per l'Or.Ma che butta all'ortiche (per essere fini) i primi 4 palloni, segna soli 8 punti in 10 minuti e vede il primo allungo Fulgor (32-37) Con l'inizio del quarto periodo la situazione peggiora, altri 3 palloni giocati troppo velocemente per la foga di risolvere consentono a Somma di scappare con margine rassicurante e portarsi sul +12 (34-46) a 6'30" dalla fine.
LA LUCE È VICINA - Fortunatamente per Masnago il tunnel non è quello del nostro ministro della pubblica istruzione e il viaggio al suo interno dura meno del previsto. Coach Vanacore comanda uomo-press a tutto campo e di giocarsi il tutto per tutto. Si recupera qualche pallone, il divario diminuisce, una tripla di Conti allo scadere dei 24" (su passaggio impossibile) porta ad un insperato -5 con 3' da giocare sul cronometro e scalda gli animi nella fredda Pellico, con la stessa violenza di un tiro di Boateng.
L'inerzia è tutta nelle mani masnaghesi che recuperano altri palloni e dalla lunetta non sbagliano con Bianchi e Bertagna.
È ancora del "messicano fluorescente" il canestro del sorpasso che fa saltare la panchina dopo una palla rubata a metà campo. Masnago ha la partita in mano, cresce in difesa e con il 3/4 alla lunetta di Marchetti mette il sigillo ad una partita che sembrava ormai andata!
DETTAGLI - Bello vincere così, all'ultimo minuto, con i denti, il cuore e la voglia. Belli gli ultimi 6-7' di partita, da grande squadra! Non benissimo i 33' visti prima... o meglio, bene in difesa, oggi abbiamo quasi sempre girato nel modo giusto, con aiuti a scalare e tanta voglia di arrivare insieme dove gli altri compagni non potevano coprire., così così in attacco dove in certi momenti perdiamo completamente il gioco e non la buttiamo nemmeno in una vasca da bagno (mai stati sotto i 60 di media nell'ultima decade!)
Una cosa è certa: sappiamo ancora giocare! E dalla difesa riusciamo a ripartire e a ribaltare anche le partite che negli occhi di tutti nel time-out si vedevano già perse. Dobbiamo tornare a farlo dal primo minuto, poi anche l'attacco girerà se avremo la possibilità di tirare una volta in più degli avversari.
IL BLOB DELLA SETTIMANA
"Ma secondo me è infortunato" - Marchetti - non contento della sfiga che portano (portavano) le sue scarpe, prova a far girare la partita... nel verso sbagliato.
"Eccolo il cappello!!" - Dullo - Ritrovato l'amuleto, con i primi freddi torna il cappello della vittoria del dullaccio. Cappello - Scarpe: 1-3 dai cazzo!
"A breve articolo completo" - Il detentore dei media - Non ci crede nemmeno lui.
"Sono a HipHop arrivo dopo" - Montalbano yo yo - visti i "numeri" fatti ad allenamento, qualche volta salta pure.. la verticale te la insegniamo noi!
"Sono in Germania, non riesco" - capitano senza cuore
"Sono a La Spezia, prendo un gommone e sono lì" - Dullo sfida le intemperie, si ricorda il cappello e si presenta quasi puntuale all'evento: che cuore!
1 commento:
ero in Germania...a bere vino! meglio così no?
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